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Un quattordicenne è stato accerchiato, malmenato e rapinato da sette coetanei che poi si sono dileguati con un bottino di meno di un euro: 70 centesimi.
L’aggressione è avvenuta a Treviso, in un vicolo del centro poco frequentato, in pieno giorno.
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L’aggressione
Il ragazzo era appena uscito da scuola e si stava incamminando verso casa quando sul suo percorso ha incrociato un gruppo di coetanei, sette giovani tra i 15 e i 16 anni, uno dei quali si è parato contro come un ‘bravo’ manzoniano che gli ha chiesto con insistenza del denaro. La vittima si è guardata nelle tasche e ha risposto di non avere nulla con sé. A quel punto è stato circondato, minacciato e intimorito da altri del gruppo, uno dei quali, per costringerlo a rispondere alla richiesta fatta, gli ha sferrato un paio di sberle a mano aperta. Impaurito, il 14enne si è lasciato mettere le mani in tasca dagli aggressori che gli hanno preso quanto hanno trovato: settanta centesimi, con i quali i baby rapinatori si sono allontanati. Approfittando di un momento di disattenzione, lo studente è riuscito a divincolarsi e a fuggire, arrivando velocemente a casa. Sconvolto, il ragazzino ha raccontato tutto ai genitori che prima hanno chiamato il 113, poi si sono recati in Questura per sporgere denuncia.
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La baby gang era già conosciuta
Nel frattempo la polizia aveva inviato sul posto due ‘volanti’ che, a stretto giro, hanno rintracciato e identificato i componenti del gruppetto di violenti. Sono stati tutti accompagnati in Questura, e qui segnalati alla Procura per i minorenni di Venezia per minacce, percosse e rapina.
Alcuni di essi sarebbero già stati coinvolti in altri episodi di questo tipo. Non è escluso che la vittima li conoscesse, e che gli aggressori per questo contassero sulla sua omertà.
Un fenomeno, quello delle baby gang violente e delle aggressioni a minorenni, che interessa non solo Treviso ma anche in altri capoluoghi del Veneto, in particolare Verona e Padova.
Nel capoluogo della Marca sono una ventina gli episodi registrati dall’inizio dell’anno, nella maggior parte dei casi nell’area tra la stazione ferroviaria e quella delle corriere.
Un problema che le forze dell’ordine tentano continuamente di arginare e che ha visto forme di proteste anche tra i commercianti. Segnalazioni raccolte dal sindaco di Treviso, Mario Conte, che a fine agosto ha scritto una lettera al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendo “un incremento delle forze di polizia per fronteggiare il fenomeno delle baby gang”.