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L’ingresso nel carcere di Fuorni, a Salerno, con due americani giunti per interrogare un hacker ex dipendente Leonardo su un presunto complotto anti Trump che circolava negli ambienti complottisti di QAnon, l’Italygate, è solo l’ultimo capitolo della biografia politica di Sara Cunial consacrata alla dietrologia.
Italygate, la missione dei due americani nel carcere di Salerno
dalla nostra inviata
Conchita Sannino
15 Novembre 2021
Ha 42 anni. Deputata No Vax. Ex M5S, poi cacciata dal Movimento, che accusò di difendere le agromafie. Veneta di Bassano del Grappa, fece scandalo ancora prima di entrare in Parlamento, nel 2018, poiché paragonò le vaccinazioni “a un genocidio”. Subito dopo introdusse a Montecitorio un’associazione che stabiliva una correlazione tra vaccini e disabilità. Quando scoppiò il Covid sostenne il legame tra virus e vaccini. Paragonò le sperimentazioni per le immunizzazioni “agli esperimenti nazisti”. Enormità che un tempo non si sarebbero sentite nemmeno al bar e che ora sono il Vangelo di una parlamentare.
E quando ci fu il primo lockdown si scagliò contro “la reclusione degli italiani”.
Trump, il voto e QAnon, la strana indagine Usa a caccia dell’Italygate
di
Paolo Mastrolilli
14 Novembre 2021
Complotti. Teorie antiscientifiche. Manie di persecuzione. Fu fermata il giorno di Pasquetta del 2020 sulla via del mare a Ostia dai vigili urbani (tutti erano chiusi in casa), e affermò che stava lavorando. Ha insultato il presidente Sergio Mattarella a Montecitorio. Ha sobillato le piazze negazioniste insieme a Forza Nuova, al grido: “No alla dittatura sanitaria”. Ha insultato dei finanzieri che ad Aosta le chiedevano di togliere un assembramento, rivendicando l’immunità parlamentare. Si è scagliata contro le protezioni: “La mascherina ci toglie il respiro con la R maiuscola”. In estate si è schierata in difesa di un albergatore di San Candido contrario all’uso delle mascherine, eleggendo lì il suo domicilio parlamentare. Ha accostato chi non si vuol vaccinare contro la variante Delta alle vittime della Shoah. Ha cercato, durante un servizio televisivo, di baciare l’inviato di Piazza Pulita Alessio Lasta: “Non sai che ti stai ammalando tu mentre usi la mascherina, tesoro”. A ottobre si è barricata con un altro ex grillino No Vax, Davide Barillari, nella Regione Lazio per protestare contro l’introduzione dell’obbligo sul lavoro del Green Pass. E quando finalmente uscirono lei annunciò di avere chiesto asilo politico all’ambasciata svedese “come rifugiati”.
Ora l’ultimo capitolo. Come ha raccontato Conchita Sannino su Repubblica il 19 gennaio 2021, qualche settimana dopo l’assalto di Capitol Hill, sulla scia di un presunto complotto anti Trump alimentato da gruppi cospirazionisti, si presentò al cospetto del tecnico informatico Arturo D’Elia, arrestato nel dicembre di un anno fa. “Il mio assistito rimase molto colpito – ha raccontato il suo avvocato Nicola Naponiello – dalla circostanza che durante la visita della deputata Cunial si avvicinarono a lui due stranieri, e che lui percepì come americani, che gli rivolsero delle singolari domande”. D’Elia si spaventò al tal punto da chiedere l’intervento della polizia penitenziaria.